Il campo magnetico della Terra
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Teorie sull'origine del magnetismo terrestre

La proposta di Blackett
E' un fatto misterioso che l'asse magnetico della Terra sia vicino al suo asse di rotazione e che i poli magnetici, dove la forza magnetica è diretta verso il basso, siano molto vicini a quelli geografici. Varie ipotesi si affermarono nel corso del tempo; tra queste, la teoria per cui la Terra fosse magnetica per la presenza di un nucleo di ferro magnetizzato al suo centro.
L’ipotesi,  accettata fino al periodo di Faraday,decadde però quando ci si rese conto che nessuna magnetizzazione poteva sussistere in un nucleo ad una temperatura ben maggiore della “temperatura di Curie”caratteristica del ferro.
Anche l’ipotesi che attribuiva il campo magnetico terrestre alla sola azione del vento solare non resse alla verifica delle acquisizioni successive.
Gilbert riteneva che la Terra ruotasse perchè era magnetica;
P.M. Blackett considerò seriamente la possibilità opposta, cioè che la Terra fosse magnetica perchè ruota intorno al suo asse. Blackett allo stesso tempo suggerì che forse esisteva un nuovo fenomeno universale per cui ogni oggetto rotante fosse intrinsecamente magnetico.
All'inizio non sembrò una cattiva idea: gli elettroni ed i protoni, per esempio, hanno uno "spin" intrinseco che dà loro proprietà simili a quelle degli oggetti solidi rotanti,ed essi hanno anche una magnetizzazione intrinseca che li rende  dei piccoli magneti, allineati con i loro assi di spin. Nei materiali normali questi magneti atomici puntano in tutte le direzioni possibili, cosicché i loro effetti si annullano.
 Riguardo alla Terra però Blackett sbagliava.
Gli esperimenti con i corpi rotanti,che secondo la sua teoria dovevano produrre magnetizzazione misurabile, non ne mostravano nessuna.
Le osservazioni successive provarono anche che durante gli ultimi dieci milioni di anni, le polarità magnetiche della Terra si sono invertite diverse volte e ciò, secondo le previsioni di Blackett , non poteva verificarsi.

 

Il metodo della dinamo

 

Una dinamo( o generatore elettrico) è un dispositivo che trasforma energia meccanica in energia elettrica.
Il concetto risale a Michel Faraday (1791-1867) il quale scoprì che muovendo un magnete vicino ad un circuito elettrico chiuso, o facendo variare il campo magnetico che passa attraverso ad esso, una corrente elettrica può essere indotta a passare nel circuito.Questa “induzione elettromagnetica” rimane il principio alla base dei generatori elettrici, dei trasformatori e molti altri dispositivi.   

 

 

Faraday dimostrò che un altro modo per indurre la corrente consisteva nel far muovere il conduttore elettrico mentre la sorgente magnetica stava ferma. Questo era il principio di base della dinamo a disco che consisteva in un disco conduttore rotante in un campo magnetico, collegato ad una cinghia e ad una puleggia. Il circuito elettrico era poi completato da fili fissi che toccavano il disco sul bordo e sull’asse, come è mostrato sulla destra del disegno.
Questo non è un progetto di dinamo molto pratico, ma nell’universo in larga scala, molte correnti sono apparentemente prodotte da moti di questo genere. 

 

Michel Faraday

 

 

La dinamo a disco

La dinamo a disco di Faraday richiede un campo magnetico per produrre una corrente elettrica. E’ possibile che la corrente che viene generata sia anche capace di produrre il campo magnetico che il funzionamento della dinamo richiede?
Ciò era, al nocciolo, quanto Larmor pensava che avvenisse nelle macchie solari.
A prima vista questo sembrerebbe un problema del tipo “l’uovo e la gallina”; infatti per produrre una corrente è necessario un campo magnetico, ma per produrre un campo magnetico è necessaria una corrente.
Da dove si inizia? In effetti,deboli campi magnetici sono sempre presenti e sarebbero gradualmente amplificati dal funzionamento della dinamo.
Si potrebbe,ad esempio, collegare due dinamo di Faraday, in modo che ciascuna fornisca la corrente necessaria per produrre il campo magnetico richiesta dall’altra.
Esse potrebbero ( in linea di principio) formare una dinamo che si autoalimenta e  che ricava la sua energia da qualunque forza che faccia ruotare i dischi.

 

La dinamo geomagnetica

Osservazioni del campo magnetico alla superficie della Terra indicano che più del 90% di questo campo proviene da sorgenti interne al pianeta. Sono stati proposti diversi meccanismi capaci di generare questo campo, ma attualmente solo la dinamo geomagnetica viene considerata seriamente.
Nel meccanismo della dinamo, il moto fluido nel nucleo muove il materiale conduttore attraverso il campo magnetico esistente e crea una corrente elettrica. Questa corrente produce un campo magnetico che interagisce anch’esso con il moto del fluido per creare un campo magnetico secondario con la stessa orientazione del campo originale.
I due campi associati sono più intensi degli originali.L’energia addizionale nel campo amplificato deriva da una diminuzione nell’energia del moto del fluido.
Il flusso termico nel nucleo è il procedimento che guida il moto del fluido. Per molti anni si è ritenuto che questo calore fosse causato dagli elementi radioattivi dissolti nel nucleo liquido.
Per la Terra, il ferro liquido è conduttore, un campo magnetico iniziale è verosimile e la forza di Coriolis introduce le perturbazioni del fluido. La forza di Coriolis è la forza subita da un fluido in o su un corpo in rotazione. E’ la stessa forza che crea le tempeste cicloniche nell’atmosfera della Terra, e nell’emisfero Nord causa la rotazione antioraria di un fluido che si innalza in direzione radiale.
Il più semplice campo magnetico è dipolare ; un tale campo può essere prodotto da un singolo circuito chiuso di corrente elettrica che ruota intorno all’asse di rotazione della Terra nel piano equatoriale. La debole resistenza elettrica della Terra conduttrice, comunque, avrebbe da lungo tempo dissipato questa corrente se non venisse continuamente rigenerata.
Questa rigenerazione è complessa e dipende sia dal moto di risalita, che dalla rotazione del nucleo fluido.

 

 

Per approfondimenti, consultare gli articoli allegati.

Ultima revisione :22/08/2002                         MAPPA